In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dal'Istrice (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli toccarono in sorte all’Istrice (che ebbe il cavallo vincitore del Palio del 16 agosto 1913 e che a settembre aveva avuto il Nicchio), alla Torre e al Drago (questa Contrada ricevette la cavalla che a settembre corse per la Tartuca). Erano discreti e di forza identica i cavalli assegnati alla Tartuca, al Bruco e al Nicchio; cattivi toccarono all’Onda, all’Oca, alla Pantera e alla Civetta.
1a PROVA – A questa prova assisté un pubblico abbastanza numeroso. La corsa fu senza alcun interesse, perché il Drago partito primo dal canape tale si mantenne per tutta la corsa; e degli altri pure si può dire che come partirono dal canape così arrivarono alla vincita.
Al 1° giro al Casato cadde il fantino dell’Onda, ed il cavallo continuò scosso la corsa. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Drago, Istrice, Torre. Dopo lo sparo del mortaretto, indicante il termine della corsa, successe una grave disgrazia.
Il bambino di 10 anni Giuseppe Borghi essendo entrato nel mezzo della pista venne travolto dal cavallo della Torre, che faceva il quarto giro non riuscendo il fantino a fermarlo. Il disgraziato venne raccolto dai presenti e fu dalla Pubblica Assistenza portato subito allo Spedale, dove il Dott. Cantieri gli riscontrò una contusione alla metà sinistra della faccia con lacerazioni multiple della mucosa delle labbra e delle guancie, con accompagnamento di sintomi di commozione cerebrale, riservandosi la prognosi. La mattina seguente le condizioni del bambino erano alquanto migliorate essendo scomparsi i sintomi di commozione.
2a PROVA – Dal canape partì primo il Drago, seguito alle spalle da Istrice, Tartuca e Nicchio; venivano quindi gli altri. Il Drago si mantenne primo fino a Casa Sansedoni, dove fu passato dalla Tartuca, che poi non fu più raggiunta da alcuno. Il Nicchio che durante tutta la corsa si era mantenuto terzo, fu passato dall’Istrice pochi passi avanti la vincita.
Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Tartuca, Drago, Istrice.
3a PROVA – In questa prova si ebbe un poco di gara all’ultimo giro perché il Drago che durante i due primi giri aveva trattenuto il cavallo ed era quarto, all’ultimo giro gli dette la via, ed in breve sorpassò l’Oca e la Tartuca, avvicinandosi molto all’Istrice che sempre era stato primo, senza però poterlo arrivare. Alla vincita
Al 2° giro alla voltata del Casato cadde di quarto il cavallo della Torre, ed il fantino, rialzatosi, voleva proseguire la corsa, ma non gli fu possibile, perché quando fece per rimontare a cavallo provò forti dolori ad una spalla e dovette appoggiarsi ai palchi. Dopo la prova recò, accompagnato da molti torraioli, allo Spedale dove gli fu riscontrata la frattura della clavicola destra e contusioni ed escoriazioni al torace, e giudicato guaribile in 20 giorni, salvo complicazioni.
4a PROVA – Il Bruco partito primo dal canape tale si mantenne per tutta la corsa, nonostante gli sforzi fatti continuamente dal Drago per passarlo.
Il fantino della Torre, fermò il cavallo appena data la mossa, non potendo correre a causa della caduta fatta nella prova precedente.
PROVA GENERALE – Dalla mossa partì primo il Drago, seguito alle spalle dall’Istrice, che a Casa Sansedoni passò primo. Alla fine del primo giro il Drago raggiunse l’Istrice, ma per quanti sforzi facesse per tutto il resto della corsa non riuscì a passarlo. Durante il 3° giro si ebbe una bella lotta fra la Tartuca, che era terza ed il Bruco, che era quarto; e solo alla salita del Casato quest’ultimo poté passare la competitrice. Alla vincita arrivarono in quest’ordine: Istrice, Drago, Bruco.
PROVACCIA – Con un poco di gara fra Bruco, Tartuca e Torre si svolse questa prova che fu vinta dalla Torre. Corsero gli stessi fantini che per il Palio.
Il Nicchio fu dal veterinario comunale, Dott. Sampoli, esentato dal prendere parte alla prova per avere la cavalla ammalata di polmonite.




|