- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -
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Comparisce Susanna Fignani domiciliata in Siena, abitante in Salicotto ed espone che la sera del dì 4 giugno 1839 circa le ore 9½ comparve un certo Giuseppe Brandino abitante alla Taverne d'Arbia, in compagnia di Domenico Rochi, unito ancora vi era
Domenico Menghino di Alberolo, e tutti e tre uniti chiesero da bevere. La Rosa Rochi, come padrona dell'osteria, si fece in dovere di prontamente servirli con tutto il riguardo. Qualcuno dei suddetti si misero a sedere, e parte in punto d'appoggio (qualcuno si appoggiò forse al muro), ma il suddetto Giuseppe Brandini, avendo veduta la esponente in furia salire le scale dell'Osteria, che introducono nel di lei quartiere, si slanciò contro la Susanna, tentando alzarli la sottana, e nell'atto istesso con una di lui mano, strinse la mano sinistra alla Susanna, in modo che per qualche giorno restò quasi priva d'articolazione. La esponente vedendosi così affrontata, ed approssimandosi l'ora del ritorno a casa di due dei lei figli, che uno d'anni 25 e l'altro di anni 22 di struttura imponente, e prevedendone una tragedia, poichè amano all'eccesso la loro madre, che per ciò - impose all'ostessa Rosa Rochi (ciò impose poichè la esponente è vera padrona, e riconosciuta come locatrice) adoprando al esponente tutto il di lei coraggio e forza femminile a segno che stangò la porta dell'Osteria, ad eccezzione di Domenico Rochi, consorte della Rosa, detti restarono nella strada trovandosi il detto Giuseppe Brandino chiuso fuori con tutta rabbia, principiò a bestemmiare il S.Nome di Dio = da far raccapricciare le pietre adducendo a tali esecrande bestemmie, parole le più ingiuriose, e diffamanti l'onore di ogni persona - dandoli della troja, puttana buggerona, ed altri titoli, non solo alla Susanna ma anche alla suddetta Rochi". Due giorni più tardi, tale videnda ebbe un epilogo ancor più burrascoso: "Lodovico Fignani di professione Caffettiere dimorante in Siena, quando nel dì 6 del corrente, alla Fiera, che si suol fare fuori della Porta Camollia a poca distanza dalla medesima, incontrò un tal Brandani detto Ghiozzo circa le ore una pomeridiane il quale venendoli incontro, e salutandolo, il comparente rimproverò con modi urbani il contegno tenuto nella sera antecedente con Susanna Fignani, madre dell'esponente, e questo Brandani cominciò ad ingiuriare con mali parole il comparente, e minacciandolo, venne alle vie di fatto, percuotendolo con un bastone che aveva fra le mani dandoli un sgolino, ed un pugno nello stomaco, e le di lui offese sarebbero state maggiori se non fossero accorse delle persone a trattenerlo". ![]() |