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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

La moglie del Bracali



Maddalena Viti, moglie di Venanzio di questa città abitante in via Salicotto
Espone come il dì cinque corrente Marzo (1827) circa l'ora meridiana si ritrovava presso la sua abitazione discorrendo in pace di varie cose con una donna chiamata Gaspera Bernardi chiamata La panducala per soprannome essendovi anche presente il Bidello di S.Martino.
Tuttaltro la Viti pensando, e di urto improviso si è sentita avventare alla vita uno scaldino di terra pieno di fuoco il quale rompendosi per la forza del tiro (h)a colpito il braccio destro alla Viti non solo, e anche fregiatoli il viso con delle contusioni sanguigne, ed il fuoco gli (h)a causati dei trafori nella sottona, grembio, e contusce (mantello da casa che portavano le donne).
L'aggressora, è stata una donna di nazione Aretina nota al Tribunale per le frequenti questioni chiamata Luigia moglie di Adamo Bracali inclinata all'ozio, e tutto il giorno vagante per la città.
Doppo avere eseguita questa prima aggressione li si è nuovamente buttata alla vita e chiappata per la gola, e per i capelli avendoli strappata una ciocca di capelli di testa onde la Bracali (h)a addoperata tanta forza, che le è riuscito atterrare la Viti, e anche l'aggressora, e da per se stessa caduta.
Alzatesi ambedue le donne da terra, ma che la Bracali favorita da una donna del medesimo carattere chiamata Leonora Conticelli onde avendo la Bracali pigliato tra le mani un legno, (h)a eseguito sulla Viti una terza aggressione, e colpitala con una forte bastonata nel braccio sinistro, e nelle reni, e che ne risente acutissimo spasimo.
Indi la Bracali sciogliendo la sua lingua in orribili bestemmie, e ingiurie verbali (h)a maltrattato la Viti dandoli della troja, porca, P.B., e si è professata di farle improvisamente un colpo.
I testimoni sono il Bidello di S.Martino Gaspera Bernardi detta La Panducola, Laura Torri, Marianna Nencini detta la Bientina, Caterina Bellaccini ortolana.



In risoluzione degli Atti economici che le ritorno, rimiro opportuno che Luisa Bracali, e Maddalena Viti addebitate di mala condotta, ed offese reciproche sieno condannate la prima come maggiormente rea in due giorni di carcere, facendole sentire in atto del rilascio che qualora non adotti subito un miglior contegno di vita verrà espulsa da questa criminal giurisprudenza come nell'anno 1819, e la Maddalena Viti in una giornata di carcere, vincolandola di più del precetto di non trattar con uomini ad eccezione dei di Lei stretti congiunti e sotto la comminazione dell'arresto, e carcere per giorni quindici.
Finalmente verrà condannata la Bracali in due terzi delle spese della procedura cuiha dato luogo, ed in un terzo la Viti

Archivio di Stato di Siena - Governo di Siena 778 - n.466