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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

L'aggressione ricevuta da Massimo Garuglieri detto Storto






"Massimiliano Garuglieri guidatore di cavalli domiciliato in questa suddetta città, rispettosamente espone che nella decorsa domenica dodici del corrente mese di Maggio, alle ore dodici meridiane circa, trovandosi nella stalla del di lui Padrone Bandini detto Buongiorno, intento a ripulire e a custodire i cavalli ad esso affidati, nella strada ove sono situati i ferri così detti di Provenzano, che danno accesso alla Sagrestia di detta insigne Collegiata, trovandosi ancora la di lui moglie Rosa Garuglieri, se li presentò Rutilio Bandini figlio del suddetto Buongiorno, ed incomincò a dileggiarlo, ed a pregiudicare i cavalli ridetti, per cui l'Esponente, e la di lui moglie furono costretti replicarli = che esso non aveva che vedere, perchè i cavalli non gli appartenevano, che andasse però per i di lui interessi, e desistesse di molestarli=.
Che Rutilio Bandini senza frapporre dimora vibrò delle pugna nel volto, e nella persona dell'esponente stesso, in virtù delle quali, essendo caduto a terra, e più specialmente per causa di un violento urto datoli nel collo, il Bandini se li precipitò addosso, e gli ammenò un colpo di coltello, per cui restò ferito nella coscia sinistra presso la congiunzione del corpo, dalla quale sgorgandoli una quantità di sangue fù costretto recarsi a questo Regio Spedale, ove tuttora ritrovandosi giacente in Letto, aggravato, ed in qualche non lieve pericolo.
Che Rutilio Bandini non si limitò solo a colpire, e ferire l'esponente, ma percosse ancora con pugni la nominata Rosa di Lui Consorte, per cui riportò delle considerabili, e tuttora visibili contusioni nel volto, e nella bocca, dimodochè restò sommamente spaventata, ed intimorita, e per se medesima, e per il marito, con grave pericolo dello stato di gravidanza, nel quale ritrovasi.
Che in oltre il Bandini si fece lecito di diffamare, e dare pubblicamente il titolo ingiurioso di ladro al Dolente, asserendo che appropriavasi le biade del Padrone, e protestando di volerlo uccidere".


Le ferite riportate non impedirono comunque al Garuglieri di partecitare ad entrambi i Palii che si svolsero quell'anno ed abbiamo notizia che in occasione di un Palio corso l'11 agosto fuori Porta Romana, trovatosi casualmente di fronte la moglie del Bandini, non perdesse l'opportunità di apostrofarla come "zoppa troia".


Archivio di Stato di Siena - Giudice Direttore degli Atti Criminali 5 - processo 17 - 13 maggio 1839
Archivio di Stato di Siena - Giudice Direttore degli Atti Criminali 8 - processo 12 - 19 agosto 1839