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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

Giovan Battista Paradisi e il furto con scalamento




Nel 1814 si svolse un processo a carico di Giovanni Battista Paradisi, reo di aver compiuto un "furto di 31 monete di pavoli 10 l'uno accaduto la sera del 15 dicembre 1813 nel Castello di Monteguidi a danno di Agostino Ferrucci nell'interno della di lui casa con scalamento di una finestra e con scasso di essa non meno che di un piccolo cassetto, ove conservavasi il denaro."
Curiosamente, si trova che uno dei testimoni chiamati dal Giudice era Valente Angiolini (nonno dell'omonimo che corse il Palio dal 1889 al 1902), con moglie e figli, contadino al podere di Callesi della tenuta di Monteguidi, il quale asserì di aver venduto al Paradisi un maiale, che risultò esser stato pagato con i soldi rubati.
Il Paradisi, soprannominato "Il Romito" o il "Rosso", (mai Pettiere come è invece giunto a noi), non godeva certo di una buona reputazione. Il parroco lo definiva vagabondo e con poca voglia di lavorare.
Era pure pregiudicato, infatti il 16 febbraio del 1799, per il furto di un maiale, venne condannato ad un anno di confino nella provincia inferiore di Siena e nel 1810 fu processato dalla Corte Criminale dell'Ombrone per un altro furto con scalamento.
L'arresto del Paradisi avvenne dopo diversi mesi dal misfatto, e per la precisione "la sera del dì due stante, dopo aver corso il Palio, come fantino nella Contrada della Pantera".



La piazza di Monteguidi


Archivio di Stato di Siena - Cancelleria Criminale - Filza I - n.4 - anno 1814