- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -
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Il Procuratore del Re presso il Tribunale Civile e Correzionale di Siena, visti gli atti contro Fantacci Pietro del fu Amaddio di anni 21 bracciante nato e domiciliato in Siena. Detenuto.
di ingiurie qualificate, contravvenzione all'Ammonizione Giudicale, e resistenza contro gli Agenti della Pubblica Forza, per avere la sera del 24 dicembre 1878 nella casa di tolleranza in Castelvecchio in questa città condotta da Livi Ester fatto contumelie alla Guardia di Pubblica Sicurezza Fabbri Emilio, ed a tutti gli Agenti della Ispezione di Polizia Governativa in questa città, nell'atto che la Guardia stessa in esecuzione del proprio ufficio gli consegnava un invito a presentarsi avanti il Delegato di Pubblica Sicurezza locale, onde come ammonito ricevesse alcune ingiunzioni dicendo che andassero a prenderlo in culo quant'erano, che si strafotteva di loro e che con quel foglio ci si nettava, e stracciando quindi in segno di onta e disprezzo il detto invito, in minutissimi pezzi, e per avere altresì in detta sera poco prima di tal fatto in onta agli obblighi ricevuti col verbale di ammonazione a cui fu sottoposto il 10 dicembre predetto dal Pretore del 1° mandamento come sospetto per reati contro le persone avere minacciato di volere uccidere la Guardia Municipale Lodovico Giandonato qualora questo avesse deposto a carico del suo amico Zalaffi in un giudizio penale pendente contro il medesimo, girovagando e gozzovigliando poi per le bettole in questa città e per ultimi nel detto Casino, e dando così luogo a sospetti di reati, e per avere in ultimo, dopo che per tali fatti dalle Guardie di Pubblica Sicurezza Paoli Raffaele, Nodelli Niccolò e Pizzica Giovanni gli era stato intimato l'arresto, oppose viva resistenza alle guardie stesse onde sfuggire all'arresto, con vie di fatto, ammenando loro dei colpi di mano e producendo alla guardia Pizzica delle contusioni sul dorso della mano medesima con impedimento a volersene per la durata di giorni sei.
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