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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

Il vagabondaggio di Fainotto






Adì 16 Giugno 1817
Nella sera scorsa dopo le ore 10 fù dal Caporale Moretti arrestato nell'Onda, certo
Luigi Matucci di Tavarnelle, stato relegato per più tempo nella Provincia Inferiore come sospetto di furti, e truffe, ed ora sospesoli un tal pregiudizio coll'esilio da Firenze, e coll'obbligo di restituirsi alla Sua Patria, cui non avendo titolo ne ragione per trattenersi in questa città, ove il di lui soggiorno potrebbe rendersi pericoloso, venne perciò fatto passare in stanza a parte dal Soprastante Giannini, affinchè ne sia di un tal soggetto convenientemente disposto.



Luigi Matucci di Antonio, di età di anni 22 postiglione di carrozze, nativo di Tavarnelle, e abitante a Castiglioncello abitando col padre postiglione a Castiglioncello luogo di questa giurisdizione come disse.
Dichiarò che egli è quello stesso comparso nel furto de 27 Maggio 1817 di Grosseto, che egli lo aveva eseguito rispetto al rimpatriamento nel modo che poteva perchè a Tavarnelle non aveva casa ed egli si impiegava alla Posta in aiuto del proprio padre e sperava di potersi in qualche modo impiegare alla posta medesima; che era venuto in Siena con suo padre che accompagnò il corriere, e che vi era stato per fissarsi fantino colla contrada della Tartuca pel palio de 2 di Luglio, che avendolo condotto a desinare lo avevano ubriacato o meglio il vino lo aveva preso e si era trovato a dormire in città sopra un muricciuolo, che egli non ha altro oggetto per trattenersi in Siena giacchè non era stato fissato, e che sua intenzione era di tornare a Castiglioncello.


Archivio di Stato di Siena - Atti Economici Governo di Siena 745