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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

3 coltellate al cavallo dell'Onda durante il palio del luglio 1837



Un singolare fatto accadde in occasione del Palio del luglio 1837 che vide vincitrice la contrada dell'Aquila. I protagonisti furono il fantino dell'Onda Francesco Betti detto Spavento, quello della Selva, Francesco Santini detto Gobbo Saragiolo e diversi contradaioli della Selva, di cui due dei quali furono condannati a pene detentive.



"In occasione del Palio delle contrade, giunti alla voltata del Casato il fantino dell'Onda Francesco Betti, e l'altro della Selva Francesco Santini detto il Gobbo, e quest'ultimo tenuto dall'altro, fra i loro cavalli si insinuò quello della contrada del Liocorno, ed il fantino dell'Onda cadde a terra, senza però lasciare la briglia del cavallo del fantino della Selva, quale non potè così proseguire la sua carriera.
Fù a questo punto che un tal Benedetto Mancianti soprannominato l'Orfano sensale di vettura di questa città, slanciatosi, avendo in un braccio la Valdrappa della contrada della Selva, cui egli appartiene, cominciò a dare diversi colpi di mano al fantino dell'Onda acciocchè lasciasse la briglia del cavallo del fantino della Selva.
Intanto si compì il palio, e accorsi diversi individui per dividere il Mancianti dal fantino dell'Onda, si intruppò del popolo, e fu in mezzo a questa calca che il cavallo di detta contrada riportò tre ferite..."

"...tre colpi di coltello, o altro ferro contundente, e ricevette diverse altre contusioni e scalfitture in varie parti del corpo, per cui dal Capitano della contrada dell'Onda (Edoardo Cardinali) venne immediatamente fatto trasportare con ogni diligenza nella stalla...".



Fu forse anche la testimonianza della moglie del Mancianti che interrogata, dichiarò di aver visto suo marito armarsi di "un coltello flessibile e di un grosso bastone all'estremità del quale vi era un ferro pungente..." che lo fece condannare a 20 giorni di carcere, a pagare le spese processuali, nonchè rifondere Ermenegildo Barbetti quale proprietario del cavallo e Francesco Betti per le percosse ricevute.
Le cronache ci informano inoltre, che a causa di tali disordini, il palio venne consegnato alla contrada vincitrice soltanto il giorno seguente.


Archivio di Stato di Siena - Atti Economici del Governo di Siena - filza 855 - processo 8165 - luglio 1837


un fatto analogo accadde pure il 16 agosto 1826