L’ultima pianta, tredicesima della serie, risale al 1940 e necessita di ben pochi commenti perché la città mostra ormai le sue più importanti trasformazioni.
La nuova e moderna Stazione Ferroviaria, il grande quartiere popolare di Ravacciano, frutto del risanamento del quartiere Salicotto ed ora collegato al centro città da un grande ponte, insieme a quello residenziale di S. Prospero, modificano in maniera irreversibile l’assetto urbanistico di Siena e preludono ai massicci ed inevitabili ampliamenti fuori le mura dei decenni successivi, mentre all’interno delle stesse è già stato realizzato il nuovo imponente Campo Sportivo in sostituzione di quello più piccolo sotto la Fortezza. Si notano alcune indicazioni e toponimi legati all’era fascista, al tempo nel pieno del suo fulgore, come Via Rino Daus a S. Prospero, Viale del Littorio attorno allo Stadio, ecc.
Siena dunque, dalla piccola città ancora di stampo medioevale tutta racchiusa entro le antiche mura che contava 15.000 abitanti, come abbiamo visto nella prima pianta, si è trasformata in una città moderna, aperta al traffico veicolare e allo sviluppo post-bellico ed è popolata da 50.000 persone.
L’incremento demografico dovuto all’inurbamento della popolazione agricola proveniente dalla campagna circostante, che proseguirà anche nel decennio seguente, ed il Piano Regolatore degli anni ‘50 determineranno e segneranno la rottura definitiva con la struttura urbana dei secoli precedenti.

PER INGRANDIRE CLICCATE SULLA PIANTA