CAPITOLO II - FAMIGLIE DEL '900

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PETRAZZI (1893-1904); (1940 - 1943/45 ca.); mezzadri/salariati; (Belvedere/Castellare/Gaggiola) - (Leccino Nuovo); (da Radda) - (da Vagliagli).
Nel febbraio 1940 si insediò al Leccino Nuovo una famiglia di salariati composta da sei persone: i Petrazzi. Provenienti da S. Fedele risultava capofamiglia il 43enne Emilio, nato nel 1897, del fu Alessandro, che recava con sé cinque donne. Anni prima, il 31 gennaio 1925, Emilio, allora residente a Vagliagli, aveva sposato a Quercegrossa, Nella, nata nel 1904 e figlia di Luigi Manganelli delle Gallozzole. Ora, alla vigilia del trasferimento a Quercegrossa, abitava al Mulino del Lupo di S. Fedele e viveva con la moglie e le figlie Elide (1931) e Kelma (1934) alle quali se ne aggiunsero probabilmente altre due prima di tornare a Quercegrossa. La mamma Maria Bonucci morì al Mulino del Lupo. Vagliagli, S. Fedele e Quercegrossa ci evidenziano la sua condizione di salariato che si sposta frequentemente dove trova lavoro. Ma il suo arrivo a Quercegrossa era un ritorno nelle terre che la famiglia aveva già abitato come contadini dal 1893, prima a Belvedere poi al Castellare dal marzo 1895, e infine a Gaggiola dal 1899 al 1904. Il nonno Petronio Petrazzi "di incerto e di incerta", era nato a Siena nel 1831 ed era un trovatello dell'Ospedale e dopo essere stato adottato mise su famiglia sposando Santa Bussagli e mettendo al mondo con regolarità una numerosa prole e nel 1891 al podere Poggio al Pino di Pievasciata la famiglia si presenta con sette figli: Giuseppa di 26 anni, Alessandro di 23, Teresa di 20, Mariano di 17, Cesare di 14, Pietro di 10 e Giuseppe di 6. Quando arrivò a Belvedere Petronio era già avanti negli anni e la sua famiglia si fondava ancora su tutti i figli maschi con Alessandro l’unico ammogliato che aveva sposato Maria Bonucci. Nel 1900 a Gaggiola anche Mariano si ammoglierà con Ottavia Faldoni. Con la nascita dei nipoti, compreso Emilio (maggio 1897), la famiglia raggiunse il potenziale di dodici unità. Dopo la morte di Petronio il 26 luglio 1904, i Petrazzi, nel febbraio successivo, abbandono Gaggiola per dirigersi forse verso Vagliagli dove, come abbiamo visto, nel 1925 vi risiedeva Emilio. La seconda permanenza di Emilio detto "Baco" al Leccino Nuovo di Quercegrossa lasciò scarse memorie essendovi rimasto per pochi anni.




PETRI (1936 - Residenti); mezzadri; Castagnoli/Larginanino/Quercegrossa; da Lecchi in Chianti.
Da Lecchi in Chianti si trasferirono al secondo podere di Castagnoli nel marzo 1936 al posto dei Porciatti. In quella parrocchia il capoccio Antonio si era sposato nel gennaio del 1906 all'età di 26 anni, essendo nato a Radda il 12 gennaio 1880 da Gaspero ed Eugenia Forconi, e lì nacquero i due suoi figli che conosceremo a Quercegrossa, Amelia il 22 marzo 1907 e Renato del 24 maggio 1919, avuti dalla moglie Gesuina Pesucci nativa di Lecchi. Formava la famiglia anche il genero Gino Nepi, nato a Vagliagli il 20 maggio 1896, che aveva sposato Amelia, sempre a Lecchi in Chianti il 25 aprile 1929, e da questa unione era nata Ilva a Siena nel 1938, alla quale seguì Maria che vide la luce nel nuovo podere il 3 luglio 1938 e battezzata a Basciano. Viveva inoltre in casa Petri un giovane 25enne, Muzio Carboni, un garzone di Serre di Rapolano che da tempo viveva con loro e che l'anno precedente nell'aprile 1936 si era ammogliato a Pievasciata con Ginetta Prosperanti. Ma ben poco i due coniugi rimasero a Castagnoli perché sul finire del 1937 si trasferirono a Fagnano lasciando i Petri per sempre. Passati gli anni di guerra che videro l'assenza di Renato per ben sette anni, prigioniero in India, si registrò il 6 ottobre 1948 la morte di Antonio 68enne e l'anno successivo il 29 ottobre 1948 lo stesso Renato, nuovo capoccio, prese in moglie Marina (1923) figlia di Vittorio dei Valiani di Poggiobenichi, inaugurando così quell’usanza che vide i giovani di casa Petri - Nepi sistemarsi con i giovani Valiani. Infatti, le figlie di Gino Nepi si sposarono a Quercegrossa con Umberto Valiani che prese Ilva il 19 aprile 1952 e Aldo Valiani che sposò la trentenne Maria il 25 ottobre 1958. Le partenze furono compensate dalla nascita di Ivana, l'unica figlia di Renato, in quello stesso 1958. Ma già si avvicinava l'abbandono del piccolo podere di Castagnoli, dei quali i Petri sarebbero stati gli ultimi occupanti, e venne il 1960 che portò al trasferimento all’Arginanino, lasciato libero dai Losi. Qui Renato continuò per alcuni anni a lavorare la terra in un rapporto di mezzadria che terminò intorno al 1967 quando, acquistata una bella porzione di terra da Elio Mori, in Quercegrossa nel Comune di Monteriggioni che comprendeva anche la vecchia scuola, vi si trasferì nel 1968. All' Arginanino vi avevano finito i loro giorni Gesuina Pesucci il 21 luglio del 1970 a 83 anni e Gino il 15 luglio 1967. Renato, in Quercegrossa continuò a lavorare la sua terra e, da esperto bifolco, mantenne un paio di bovi maremmani che oltre a servire nel lavoro dei campi portò per molti anni in Piazza del Campo a Siena, dove guidati da lui tiravano il Carroccio del Palio. Ma tutto fini improvvisamente quel 6 ottobre del 1981 quando fu sorpreso sul lavoro da prematura morte in età di 62 anni. La sua famiglia rimasta in paese risiede tuttora nella nuova abitazione costruita a fianco della scuola vecchia.

Renato Petri alla guida dei suoi magnifici “bovi”.






PIANIGIANI ANNIBALE (1954/55 - ?); pigionali; Belvedere.
A Belvedere 2° dopo la partenza dei Grassi vi abitano Annibale Pianigiani e Nella Fabiani. E' quanto sappiamo.




PIANIGIANI RUTILIO (1899-1900); fattori?; Petroio; dalle Lodoline.
Sul finire dell’Ottocento Rutilio Pianigiani di 63 anni con la moglie Zelinda Calvani fissò la sua dimora nella fattoria di Petroio il 4 gennaio 1899. Forse un fattore proveniente dalle Lodoline che rimase soltanto un anno e partì il 24 febbraio 1900.




PIAZZINI (1924-1925); mezzadri; Gallozzole; da Castellina in Chianti.
Il mezzadro Cesare Piazzini del fu Pietro entrò alle Gallozzole il 22 marzo del 1924 e vi rimase solo un anno per ripartire il 18 marzo del 1925 diretto a Tregole. Era nato a Radda nel 1887 e si era sposato a Castellina in Chianti il 4 aprile 1907 con Virginia Ficalbi o Zazzeroni dalla quale aveva avuto Santi, Gino, Emilia ed Emilio sposato a Giulia Porciatti che gli aveva dato Primetta. Nonostante la famiglia di otto persone i Piazzini non lasciarono nessuna traccia del loro passaggio nei registri anagrafici.




PICCHIONI ( 1900-1903); casieri; Pietralta.
Entrato a Pietralta il 22 agosto 1900 accompagnato dalla moglie Ester Anichini, il casiere Federico Picchioni di 58 anni vi rimase fino 10 ottobre 1903 e deve aver lasciato le sue stanze al fattore Cesare Castagnini. Non c’è altro.





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