Raramente i sacerdoti indicavano la causa della morte dei
loro parrocchiani, ciò nonostante, confortati da una certa
esperienza maturata in anni di ricerche, è stato
possibile risalire ai decessi di sei giovani madri, dovute a complicanze
sopraggiunte dopo la nascita dei loro figli. Seguendo un ordine cronologico, la prima è Anna Amidei, moglie di Pietro Brizzi che morì il 22 maggio 1745 a S.Rocco a Pilli lo stesso giorno del figlio Felice. ![]() Tredici anni più tardi, il 24 dicembre 1758, la trentadueenne Maria Angiola Bernini coniugata con Giovan Pietro Bichi, morì a Sestano al Podere Casato, per i postumi del parto del figlio Giovanni Maria nato il giorno 19 e morto il 22. ![]() Pochi decenni dopo, 22 novembre 1788, la stessa cosa accadde a Barbara Vetturini. In quella occasione il parroco di Monteliscai fece una dettagliata descrizione di ciò che accadde: "Barbara Vetturini consorte di Pietro Conti abitante al Podere detto le Tavernaccie, passò da questa all'altra vita la sera del sopradetto giorno circa le 4. Il suo male fù la difficoltà del parto, essendo per dare alla luce un bambino che fù battezzato prima che escisse dall'utero, che poi fù cavato dal Chirurgo. Non ostante che l'operazione riescisse felicemente, in capo a due ore già scorse dette la sopradetta in grande smania, chiedendo a tutti perdono finì di vivere, e prima restò senza parlare, ed in pochi momenti spirò. Io ero per la strada che mi portavo alla casa per trasportare il bambino defonto quando essendo chiamato ad affrettarmi la trovai che era per spirare..." ![]() ![]() Dopo neppure trent'anni, troviamo un'altra nostra ascendente, Vittoria Bartalini coniuge di Giuseppe Pallini che cessò di vivere 13 giorni dopo la nascita di Fortunato, nato e morto l'8 marzo 1816 nel podere Borghetto nel territorio di S.Matteo ai Tufi. Una strana coincidenza lega questa morte a quella di Assunta Manganelli, moglie di Pietro Maggiorani, avvenuta a Siena l'8 maggio 1827. Pure costei morì a distanza di tredici giorni dal parto e il nome imposto alla figlia era lo stesso, seppur al femmile: Fortunata. Incredibilmente, un'altra figlia di Assunta, di nome Antonia seguì la stessa sorte il 3 aprile 1849 per i postumi del parto del figlio Olindo. Suo marito, Pietro Casini doganiere a Cetona, rimasto solo e sconsolato, preferì tornare a Siena, dove morì quattro anni più tardi. ![]() |