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Al Ill.mo Sig.re Gonfaloniere della Città di Siena
I possidenti delle Contrade Tartuca Chiocciola e Pantera, pregano Vostra Ill.ma a voler
risovere di voler fare battere quell'orologio posto nel Convento dei Carmelitani Scalzi, che
più volte son venuti a presentarsi senza averne nessuni obblighi, perchè quest'orologio
fu fatto nel 1800 da Giovanni Lorenzo Barbetti e i medesimi supplicanti contribuirono che fosse
fatta una questua e fù fatta, fecero la somma di scudi cento, se la comunità si opponesse
di non volere pensare a ristaurarlo fa un sbaglio. Primo perchè costa quaranta lire perchè lo regola.
Secondo nel 1812 che ci cadde il fulmine, nel dì 24 Giugno, alle ore 4 pomeridiane il
Governatore Giulio Bianchi non solamente pensò accomodare il detto orologio, e poi
fece ristaurare il campanile.
Io come possidente che pago annualmente la mia tassa mi ero provato di andare attorno a questi possidenti, delle medesime contrade
per fare una questua per risistemare il suddetto orologio e mi (h)anno detto
che pagano le tasse come tutti gli altri e che non possono contribuire.
In ultimo gli avverto che nell'1829 dalla medesima comunità Giovanni
Milianti ricevette lire 30 passate per mano del Sig. Gonfaloniere Giovanni
Piccolomi(ni) per ristauri fatti al suddetto orologio e questi li
furono dati dai Religiosi dei Carmelitani Scalzi e che qualche volta
possino cessare queste imprecazioni e mormorazioni che si sentono giornalemente
contro i Religiosi e contro il Governo stesso.
17 gennaio 1832
Archivio di Stato di Siena - Quattro Conservatori 714
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