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Viene bandito il concorso per il Palio dedicato a Simone Martini e Aldo Cairola insiste perchè partecipi.
Gli ultimi dubbi, di fronte alla richiesta di Aldo, crollano e scatta subito l'idea di realizzare un Drappellone dipinto ama anche ricamato dalle bandieraie senesi. La lunga tradizione deve essere di supporto anche per il drappellone. L'idea è quella di prendere come ispirazione un particolare della gualdrappa del cavallo con i rombi e le foglie. Sullo sfondo l'immagine della Madonna di Provenzano e grandi strisce di colore come elemento di movimento della corsa. (A posteriori ho saputo d Paolo Cesarini che Piero Sadun, incaricato di fare un manifesto per l'APT , aveva realizzato un bozzetto con un particolare dei rombi della qualdrappa. Il manifesto non piacque. Troppo astratto. Non se ne fece di niente).
Mi affido alle sorelle Burroni,Carla e Maria, che seguendo le mie indicazioni e i disegni realizzano un lavoro straordinario di cucitura di due stoffe: un laminato dorato e una seta nera. Tutto ricamato con filo rosso. Lavoro difficilissimo perchè tutto ridotto in miniatura.
Le due sete vengono dipinte e cucite. Il tutto viene montato in una teca di plexiglas con un supporto in marmo nero e bianco.
Il bozzetto vien consegnato in Comune dalla moglie Lori, dato che Mazzieri si è rotto un menisco e ha una gamba ingessata.
Si attende il risultato della Commissione. Il Drappellone viene assegnato a Vita di Benedetto. Si conferma che il prossimo anno lo farà il Mazzieri.
Il Sindaco, esprime perplessità a Mazzieri, per il fatto che il drappellone sia composto da due sete che svolazzano e che sono anche ricamate...cose che non si sono mai viste.....( in tempi recenti molti artisti hanno fatto ricamare il drappellone – (vedi Ontani, Pizzichini, ….) ma nel 1984 i tempi non erano maturi (vedi Sadun).
Il Bozzetto ritorna in casa Mazzieri. L'anno successivo viene dato l'incarico di dipingere il drappellone. Fino all'ultimo non sappiamo se è dedicato all'anno degli etruschi o all'anno della musica. Con grande piacere del Mazzieri viene dato l'anno della musica. Crispolti dirà che giustamente ad un pittore aniconico viene assegnato il tema della musica.
Fabio Mazzieri
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