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![]() Ill.mo Sig. Giudice Direttore degli Atti Criminali del Tribunale di Siena Nella mattina del dì due Luglio, alcuni scioperati che abitano nella Nobil Contrada del Nicchio, si faceva lecito di portarsi presso il Nob. Signor Cavaliere Luigi Malavolti, e d'insultarlo con invettive, e parole. Nella sera poi altri di simile tempra, ed abitanti anch'essi nella Contrada predetta si portarono presso il Palazzo del Nob. Sig.re Cav. Luigi Bianchi, e con fiaccole accese, gridando per dileggio viva il Montone facendo con ciò comprendere il piacere che provano perchè la detta Contrada, non era stata vincitrice della carriera allora seguita, slanciarono in aria delle fiaccole accese con manifesto pericolo, che il fuoco si appiccasse alle finestre del palazzo. I sopracitati signori, giustamente irritati di tal modo di procedere hanno intimato che siano abbassate le loro respettive Armi gentilizie situate nella chiesa della quale sono Protettori. I buoni abitanti della medesima contrada, compresi da sdegno per l'accaduto, uniscono le loro alle mie istanze acciò V.S.Illma nella di lei saviezza provveda a simili disordini, castigando questi perturbatori della pubblica quiete per dare un esempio, per dare soddisfazione ai Signori insultati, e finalmente per far conoscere alla città tutta, che un piccolo numero di scioperati, non costituisce l'intiera Contrada del Nicchio, i buoni abitanti della quale disapprovano quanto è accaduto, essendo, come si pregiano, rispettosi alle leggi, e devoti ai Nobili Protettori che fregiano con il loro stemma la chiesa della Contrada predetta. Acciò possa V.S.Illma conoscere i delinquenti dei quali le ho esposto interrogando il Sig. Andrea Coppi Capitano della Contrada, il Frittelli, e Donati, non meno che il Sig. Natale Bagnacci Camarlingo. I nomi dei quali le ho accennato sono i seguenti: Riccardo Ruschi, Giovan Battista Sardelli, Giovan Battista Bartalini, che insultarono il Cav. Malavolti, Luigi Burroni, N.Bicci, Antonio Secchi, che slanciavano le fiaccole presso il Palazzo Bianchi. Dev.mo Servitore Cav. Celio Perini Brancadori Priore della Nob. Contrada del NIcchio. Di casa dì 6 luglio 1843 Archivio di Stato di Siena - Governo di Siena - Atti Economici - 883 - causa 894 |