- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -
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Dal racconto di suo nipote Massimo Degli Innocenti Mia nonna Ida Falcini, nata a Empoli nel 1895, ultima di nove figli, mi raccontava che suo zio Faustino, che tutti chiamavano Romano ed era fratello del padre, aveva corso diversi Palii. L'aneddoto è questo: Faustino amava ripetere una sorta di filastrocca, quando era a casa, che recitava "E per cena c'ho l'arrosto/ il Palio di luglio lo vinco d'agosto...". Mia nonna non dava interpretazioni a queste parole, ma con un po' di malizia io le interpreto così: a luglio mangio l'arrosto, che ho comprato col denaro ricevuto vendendomi. Vorrà dire che correrò per vincere solo il Palio d'agosto. Ignoro se la filastrocca fosse del mio prozio o fosse un detto comune dei fantini dell'epoca, ma certo nel XIX secolo, e forse fino agli anni '50 del secolo seguente, la gente non mangiava carne tutti i giorni, anche se i Falcini erano una famiglia di macellai, e non giravano le cifre, anche "a perdere" che girano da qualche decennio a questa parte. |