
Ezio Felici (1882-1948) nasce a Siena nel il 17 marzo in Vallerozzi nella
contrada della Lupa. Nonostante le umili origini dopo aver frequentato le
scuole normali e un corso d’intagliatore approfondisce i suoi studi da
autodidatta e già nei primi anni del ’900 collabora con giornali e riviste come
corrispondente da Siena, fra il 1903 e il 1910 la sua firma appare su numerose
testate: La Colomba, Il Rugantino, La Chiacchera e La Gazzetta di Siena; pur
ereditando dal padre Gaetano, ex garibaldino, un’attività di spedizioniere che
abbandonerà in seguito, continua la sua attività giornalistica e di scrittore.
Nel 1917 diverrà bibliotecario personale del Conte Antonio Palmieri alla villa
delle Fornacelle. All’epoca aveva già pubblicato, tra l’altro, tre volumi di
sonetti in vernacolo senese: Le feste di Siena (1908), La battaglia di
Monteaperti (1910) e la Brigata Spendereccia (1912), quest’ultima ripresa poi
con l’amico Luigi Bonelli (1920-1921) per la trasformazione in libretto per un
dramma lirico che avrebbe dovuto musicare Pietro Mascagni.
Alla fine della grande guerra collabora con Il Popolo di Siena, Il Libero
Cittadino, Il Giornale d’Italia e soprattutto con Il Nuovo Giornale con un
ufficio di corrispondenza in via del Re (oggi Cecco Angiolieri). Nel 1922 inizia
la sua collaborazione con Il Telegrafo che interromperà, dando le dimissioni,
nell’agosto del ’43 a seguito di alcune critiche rivolte a gerarchi fascisti con un
suo articolo per cui subì una pesante condanna dal tribunale repubblichino.
Il Telegrafo non prese mai le sue difese così decise di dimettersi. Un intenso e
appassionato impegno lo profuse per i suoi testi teatrali. Già nel 1909 scrisse
“Una Mascherata” che fu tenuta al teatro dei Rozzi in occasione di una visita
dell’On. Arturo Ferri ed interpretata da Corrado Manneschi, Federigo Ioni e
lo stesso autore Ezio Felici. Sono del 1921-22 i primi appunti per la stesura del
San Crespino (2 atti + 1) a cui seguirono altri titoli quali “Il Campanile”
(1928), “La tavola a fondo oro” (1929), l’incompiuto dramma lirico
“Provenzan Salvani” per la musica di Riccardo Zandonai (1929) e altre bozze
sino alla lettura radiofonica su Brandano “Il pazzo di Cristo” mandata in onda
dall’EIAR a cura di un suo allievo e carissimo amico Silvio Gigli tra il 1942 e il
1943 insieme ad altre scene radiofoniche scritte, sempre da lui, negli stessi
anni. Infatti Ezio Felici insegnò il “mestieraccio” alla redazione del Telegrafo
(1922-1943) un po’ a tutti: Dino Corsi, Lido Andreoni, Silvio Gigli, Arrigo
Pecchioli, Mario Verdone, Mario Celli, Rolando Ciampoli e altri.
Come ebbe a dichiarare lui stesso volle scrivere il “San Crespino” per
rifondare il teatro vernacolare senese, un progetto che sicuramente si è
realizzato nel tempo anche se alcuni versi circoscritto e con alterne vicende.
Immediatamente dopo, infatti, aderirono all’invito Fernando Giannelli con “Il
nerbo legato”, Dino Corsi con il “Daccelo”, Silvio Gigli con “Le gioie della
famiglia” e “È arrivato il fantino dell’Aquila”.
Svolse anche una intensa attività di conferenziere in molte città d’Italia per il
Comune di Siena, l’Università Popolare ed anche per l’Accademia Senese degli
Intronati di cui fu socio ordinario per la Sezione di Lettere.
Ormai rarissime le pubblicazioni dei suoi libri di cui curò personalmente la
veste editoriale, tutte arricchite con il contributo di noti artisti senesi quali
Icilio Federico Joni, Primo Lavagnini, Ferruccio Pasqui, Virgilio Marchi,
Dario Neri, Aldo Piantini, Federico Martelli e Federico Papi. Alcuni titoli oltre
a quelli già citati: “Santa Caterina”, “Notti Senesi”, “A palle ferme”, “La Poesia
del Dolore”, “Il Palio di Siena” (tutte pubblicazioni di sonetti in vernacolo e
poesia in lingua), “Aneliti racconti di vita vissuta” è stato pubblicato dopo la
morte (1978).
Ha scritto inoltre l’inno della contrada dell’Onda (1928), l’inno della contrada
della Lupa (1934), l’inno della Pubblica Assistenza (1912), la “Cantata a Siena”
in onore del Conte Guido Chigi Saracini in occasione della inaugurazione del
salone dei concerti (1923).
L’ultima sua “avventura giornalistica” è la direzione di un bisettimanale
voluto dagli Alleati e condotto con l’aiuto di Mario Verdone (1944-1945) per la
cui testata, lo stesso Direttore, scelse il nome di Rinascita.
Recentemente la Compagnia teatrale senese “La sveglia” ha riportato sulla
scena al Teatro dei Rozzi di Siena il “San Crespino” (maggio 2007),
rappresentazione il cui ricavato è stato devoluto a favore della Pubblica
Assistenza di Siena.
PUBBLICAZIONI EDITE IN VITA
1908 - Le feste di Siena, (sonetti in vernacolo - dialogo tra popolani)
prefazione prof. Gildo Valeggia, Edizione Tipografica Nuova, Siena.
1910 - La Battaglia di Montaperti, (sonetti in vernacolo), copertina Ferruccio
Pasqui, Società editrice Palagi, Genova.
1912 - La Brigata spendereccia, (sonetti in vernacolo) copertina di Icilio
Federico Ioni) Edizione Tipografica Nuova, Siena.
1914 - La Conferenza di Federzoni, (Racconto d’un popolano in vernacolo),
disegni di Primo Lavagnini, Tipografia Editrice Carlo Meini, Siena.
1919 - A palle ferme, (dialoghi in vernacolo tra popolani per l'agitazione del
caro viveri e lo sciopero internazionale) disegni di Aldo Piantini e Federico
Papi, Premiata Tipografia Nuova, Siena.
1920 - Santa Caterina, (racconto poetico in vernacolo), prefazione di Paolo
Orano, litografie di Virgilio Marchi, Edizioni Giuntini Bentivoglio, Siena.
1921 - La poesia del dolore, (poesie in lingua), copertina di Dario Neri,
Edizioni Giuntini Bentivoglio, Siena.
1922 - Sonetti senesi, (sonetti in vernacolo su fatti di cronaca e vita quotidiana
e La conversione di Brandano), disegni di Federico Martelli, Edizioni Lazzeri,
Siena.
1926 - La brigata spendereccia, con Luigi Bonelli (dramma lirico in 3 atti),
scenografie di Dario Neri, Edizioni La Diana, Siena.
1927 - San Crespino, (per la nascita di un teatro vernacolare, commedia in 2
atti + 1), Edizioni La Diana, Siena
1928 - Notti senesi, (poesie in lingua) acquarelli di Aldo Piantini, Edizioni
Alinari, Firenze.
1929 - La perseveranza, (commento a una lettera di Caterina Benincasa a
Pietro Canigiani) lettura tenuta per concessione Pontificia nell’Oratorio di
Santa Caterina, Tipografia Meini, Siena.
1929 - Il Palio di Siena., (sonetti in vernacolo), copertina e illustrazioni di
Dario Neri, prefazione di Renzo Larco, Officine grafiche Ex Combattenti,
Siena.
1938 - Poemetti senesi, (ristampa de "La Battaglia di Montaperti", "La brigata
spendereccia" e "S.Caterina"), Tipografia Ex Combattenti, Siena.
PUBBLICAZIONI POSTUME
1960 - Notti senesi, II ristampa con illustrazioni di Emilio Montagnani,
prefazione di Aldo Lusini, Edizioni Fonte Gaia, Siena.
1970 - Santa Caterina, III ristampa, Tipografia L'Ancora, Siena.
1978 - Aneliti (prosa inedita di vita vissuta) prefazione di Arrigo Pecchioli,
Tipografia Il Torchio, Siena.
2007 – IL PRISMAmultimedia ha pubblicato in tiratura limitata le
Commedie (escluso Provenzan Salvani) tra cui l’inedita “Tavola a fondo oro” e
i due libretti di sonetti: “A palle ferme” e “La conferenza Federzoni”.
PREMI LETTERARI
1946 - Santa Caterina, Premio S. Remo, Poesia dialettale.
OPERE TEATRALI:
1909 - Mascherata (dieci scene)
1925 - San Crespino, (per la nascita di un teatro vernacolare, in 2 atti + 1)
1928 - Il Campanile (atto unico)
1929 - La tavola a fondo oro (3 atti)
1929 – Provenzan Salvani per la musica di Riccardo Zandonai
INNI E CANTATE:
1910 - Inno per l’Associazione Giordano Bruno, musica Giovanni Murtula
1912 - Inno per L’Associazione della Pubblica Assistenza, musica Giovanni
Bonnoli
1921 - A Luigina Baglioni, musica Alessandro Billi
1923 - Cantata a Siena, per il Conte Guido Chigi Saracini in occasione della
inaugurazione della Sala dei Concerti, musica di Enrico Bossi.
1920 - Inno alla contrada della Lupa (per una vittoria mancata)
1928 - Inno della contrada Capitana dell’Onda, musica Giovanni Bonnoli
1926 - Inno della Umanitaria (Associazione di Mutuo Soccorso e Previdenza
per gli operai di ambo i sessi, fondata nel 1861)
1930 - Inno alla contrada della Tartuca, musica Baldo Brandi
??? - O Padre Nostro, Inno alla Pace, musica Lorenzo Perosi
1934 - Inno della contrada della Lupa, musica Leonida Botarelli
1937 - Canto del Dopolavoro, musica E.A.Mario
1937 - Inno per la Mostra dei Vini Pregiati Italiani, musica Roberto Zucchi
1942 - Nel Giardino, musica di Antonio di Jorio
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