Aurora Savelli -
SIENA, IL POPOLO E LE CONTRADE - Firenze, Ed. Leo S. Olschki, 2008
Generalmente considerate per il palio cui danno vita, le contrade di Siena sono qui trattate per la prima volta
come esperienza associativa urbana a base territoriale, attraverso
lo studio del loro ricco
e finora inesplorato patrimonio
archivistico. Dopo un Cinquecento caratterizzato da una presenza intermittente
delle contrade nella scena ludica senese, il volume presenta la loro piena stabilizzazione nel Sei-Settecento,
analizzandole in relazione alle dinamiche politico-sociali cittadine e statuali. Mentre
strutture associative di altre città sono scomparse nel tempo, le contrade senesi non conoscono interruzioni sino ai nostri
giorni. Una lunga durata che il volume interpreta da più prospettive: dai contenuti
della loro istituzionalizzazione alle forme di controllo esercitato
sullo spazio urbano; dal significato che l’appartenenza alla contrada riveste per le famiglie del popolo
senese al binomio contrade-palio, plasmato e immaginato dal secondo Ottocento nei termini
di un medioevo repubblicano.
Si pongono proprio in quell’epoca le premesse di una piena legittimazione civile e culturale delle contrade,
legittimazione che ha un decisivo passaggio nel secondo dopoguerra. Il volume
si segnala come riflessione di ampio respiro sull’associazionismo d’antico regime,
così come sulle radici profonde e le diversità di «mondi locali» che non possono essere
compresi se trattati quali residui del passato rispetto a un’astratta ‘modernità’.