Fu eletto nel 1254 e morì a Viterbo nel 1261. Successore di Innocenzo IV, ne proseguì la politica antisveva in Germania e in Italia, senza però riuscire ad impedire la vittoria di Manfredi di Svevia e dei ghibellini a Montaperti. Scomunicò Ezzelino da Romano.

Si adoperò per l'unione delle Chiese orientali riuscendovi coi maroniti. Promosse le persecuzioni dell'Inquisizione contro gli albigesi. Le discordie intestine lo tennero quasi sempre lontano da Roma.
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