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A differenza di Fainotto, Toto e Martellino, per Pesce correre il Palio non era più un’aspirazione, ma soltanto un ricordo, quando ormai cinquantenne fu tratto in arresto.
Il 5 ottobre 1844, “dall’Agente Leopoldo Viti in unione ai Reali Carabinieri essendo stato trovato nel giro notturno sotto l’Arco di San Paolo certo Pasquale Pescini garzone del noto sospetto manutentore di ladri Domenico Petrini mugnajo fuori della Porta San Marco, lò associato in stanza di custodia nel locale delle carceri, perché non seppe giustificare la causa del suo vagare in città, ne del suo trattenimento in quel luogo senza un legittimo motivo alle ore due dopo la metà della notte”.



Tratto da FANTINI BRAVA GENTE di E.Giannelli, M.Picciafuochi, A.Ferrini e O.Papei - Betti Editore, Siena 2014