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Strega, fantino passato alla storia per aver regalato nel 1719 la prima vittoria all’Aquila, appena riammessa nel novero delle contrade, accusato a torto o a ragione di aver rubato e poi rivenduto una pipa, replicò con una coltellata.
“Giuseppe Bartaletti Vetturino detto Strega, stato altre volte processato per offese ad un ebreo, è restato adesso di nuovo inquisito, perché sotto li 20 Novembre 1714 sdegnatosi che Giuseppe Morandini avesse richiesto a Francesco Vannucchi una pipa da fumare il tabacco, che l’aveva riconosciuta per sua, e detto Vannucchi l’aveva avuta dall’Inquisito, al quale parimente la richiese, cominciò ad altercar seco per tal causa, ed esso inquisito con un coltello serratoio ammennò per di dietro un colpo al detto Morandini in atto che dal Vannucchi si conduceva all’Osteria dell’Angelo e con tal colpo li fece una ferita nella spalla destra della figura, e grandezza d’un pinottolo... L’inquisito si è reso contumace... condannato alla pena di scudi 200 stante la duplicazione per la notte, e nelle spese da liquidarsi, con richiamo di giorni 15 a comparire a giustificarsi”.
È curioso osservare che l’aggredito, Giuseppe Morandini, era omonimo di Bugher, che però nascerà nel 1799.
Riguardo a Strega, sappiamo dagli incarti matrimoniali, conservati nella Curia Arcivescovile, che si trasferì a Siena da Pistoia intorno al 1708, andando ad abitare nel territorio della parrocchia di S.Antonio in Fontebranda.
Considerando che molti cognomi sono mutati nei secoli per sviste o errori di trascrizione, ipotizzando che Bartaletti possa esser divenuto Bartoletti, viene lecito chiedersi se il contemporaneo Scompiglio, pure lui pistoiese, abbia avuto un illustre antenato più volte vittorioso al Palio di Siena.
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