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Angelo Giannelli detto Didi, figlio di Tommaso detto Beccamorto, anch’egli occasionalmente fantino e di mestiere spazzino e non becchino, come farebbe intendere il suo soprannome, fu processato nel 1839. Appena quindicenne, rubò al colono Pietro Pacciani (omonimo nientemeno che del presunto mostro di Firenze) “per la via Regia fuori di poco tratto la Porta S.Marco un taglio di cuoio che stava dentro uno dei corbelli che portava una bestia somarina da esso condotta a mano”.
Purtroppo l’educazione che Beccamorto aveva impartito al figlio adolescente non era bastata a fargli apprezzare l’onestà e nemmeno altre virtù. Appena tre mesi dopo il furto infatti Didi venne condannato a una multa di 5 lire più le spese processuali per aver percosso il 20 agosto 1839 Luigi Paglierini, mentre si trovava presso la bottega del fabbro Pettini in Piazza del Campo.
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