Home

Famiglie del 900

CAPITOLO II - LE FAMIGLIE DEL '900


Introduzione
Il "corpus" di questa impresa alla quale mi sono accinto è costituito dalla storia e genealogia dei nuclei familiari che hanno dimorato nel popolo di Quercegrossa dai primi anni del Novecento al 1960 (con alcune eccezioni). I dati presentati provengono per buona parte dai registri parrocchiali anagrafici (Battesimi, Morti, Matrimoni e Stati delle anime) di Quercegrossa e delle parrocchie vicine, esistenti negli archivi delle medesime o negli archivi arcivescovili diocesani di Siena e Colle di Val d'Elsa. A questi si aggiungono, e li completano, i dati raccolti negli archivi comunali di Castelnuovo e Monteriggioni, con particolare rilievo per i censimenti decennali di Castelnuovo fino al 1931. Infatti, se gli stati d'anime dei parroci sono utili liste per conoscere la composizione delle famiglie, le notizie raccolte presso gli archivi comunali sono indispensabili per avere il movimento migratorio delle medesime. Poi, per definire i quadri relativi alle generazioni più antiche di alcune famiglie originarie da popoli extra diocesani, ho attinto agli archivi arcivescovili di Arezzo, Fiesole e Firenze. Inoltre, per quanto riguarda i registri parrocchiali di Quercegrossa è da sottolineare l’importanza avuta da due registri degli Stati delle anime redatti in modo minuzioso rispettivamente da don Adriano Rigatti, dal 1890 al 1905 circa, e da don Luigi Grandi nel 1935 e nel 1946. Entrambe queste preziose opere, frutto di un paziente e ordinato lavoro dei nostri curati, sono risultate determinanti per una valida e completa conoscenza sulla composizione delle famiglie negli anni suddetti. La documentazione scritta è stata naturalmente corroborata dalla memoria collettiva degli anziani che, rinfrescata per l'occasione, si è rivelata una fonte inesauribile di notizie e particolari. In conclusione i dati raccolti, elaborati e integrati fra loro, ci offrono la possibilità di ricreare un quadro abbastanza esauriente, soddisfacente e fedele sul popolo di Quercegrossa nel Novecento, senza tuttavia nascondere che l’elencazione presenti alcune carenze, derivate dalla mancanza di notizie, per periodi poco documentati come gli anni precedenti e successivi alla Prima guerra mondiale o gli anni Cinquanta.
Un lavoro in definitiva notevole per la sua ampiezza e al tempo stesso unico nel suo genere che si pone come repertorio esplicativo del tessuto sociale in uno scorcio della campagna senese del Novecento e della sua dinamica migratoria. Devo precisare che, come logica pretende, lo spazio maggiore è riservato alle famiglie che risiedono ancora, e alcune da oltre un secolo, in questo paese che li ha viste per generazioni nascere, morire e rinascere in una sequenza ciclica di episodi gioiosi o dolorosi.
E' indubitabile che per un positivo esito della ricerca di ogni famiglia hanno giocato a favore alcuni elementi essenziali come la permanenza secolare nella diocesi di Siena e i limitati spostamenti all’interno di essa nello spazio e nel tempo. Per quelle invece provenienti dalle diocesi di Firenze, Fiesole, Arezzo e Volterra, o appartenenti a famiglie di grande mobilità, i risultati sono parziali e spesso deludenti per motivi ben comprensibili.
Per superare la monotonia di nomi e date che in quest’opera rappresentano l’aspetto prevalente del testo, ho preferito ricorrere al metodo narrativo con qualche breve commento, invece della presentazione schematica e sintetica degli alberi genealogici, in modo da offrire una lettura chiara e comprensibile con la speranza di aver reso un prezioso servigio a molte famiglie, del tutto all’oscuro delle loro antica storia.
Un altro interessante patrimonio di queste pagine è rappresentato dalle immagini fotografiche dei nostri genitori e nonni che ho ricevuto da molti e che in questo lavoro sono stampate a loro memoria; purtroppo lo spazio ridotto mi ha vietato di inserirle in numero maggiore.
Per terminare questa breve introduzione dirò che la ricerca sulle famiglie di Quercegrossa può apparire come un pesante e noioso elenco di citazioni statistiche fra battesimi, morti e matrimoni, ma sono convinto, considerando che dietro ogni nome e ogni data si rievoca e si nasconde un fatto umano e sociale, che l’opera susciterà l’interesse di molti e soprattutto di coloro che hanno conosciuto e frequentato le persone e le famiglie descritte, e tutti saranno coinvolti emotivamente in questo viaggio nel passato. Buona lettura!
Per le famiglie partite, ma che hanno lasciato una presenza femminile, ho annotato la sigla d. f. (discendenza femminile). Quando invece è rimasta la vedova, o una figlia soltanto, si intende la continuità della famiglia del marito o del babbo. Di ogni famiglia è indicato il tempo trascorso nel popolo, la categoria di appartenenza, i poderi e i luoghi abitati, e infine, quando è possibile, il popolo di provenienza.

Lorenzo Mori



Cliccami per ritornare all' Inizio pagina

Home