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L'ORIGINE DEL NOME

Tratto dal supplemento "Speciale Palio di Siena" de "La Nazione" del 15 agosto 2004

Il vocabolo «Montone» appare con le prime testimonianze scritte, poco dopo l’anno Mille.
Di Montone, inteso come chiaro riferimento toponomastico, si parla per la prima volta nel 1043, allorché viene esplicitamente indicata l’esistenza di un fossato sotto il Montone; l’attestazione della Valle del Montone con il suo relativo nucleo abitato, il Vico, risale invece al 1065.
Nel 1084, infine, si nomina il Castello de Montone.
L’origine del nome è da collegare con le caratteristiche del territorio: Montone significa infatti «grande monte».
Uno dei centri nevralgici del territorio è rappresentato dalla strada Francigena: su questa importantissima via di comunicazione, fino dall’epoca Longobarda, sono transitati per Siena pellegrini, merci, papi e imperatori.
Nel borgo nato ai lati della strada sorgeranno numerose chiese e monasteri con relativi spedali preposti al ricovero ed all’assistenza dei pellegrini di passaggio verso Roma.
Il primo emblema della Contrada, che appare su un’insegna portata in Piazza del Campo il 15 Agosto 1506 in occasione di una «Caccia ai tori», rappresenta una colonna sopra un ponte e sopra di questa una lupa lavorata in oro.
E’ invece a forma di montone la grande macchina di legno dove trovano riparo i contradaioli durante le concitate fasi della caccia.
Passa oltre un secolo, siamo nel 1685 quando nella bandiera, di color «gridellino», spicca «l’arme del Montone in una valle».
Presumibilmente aveva questa configurazione anche la bandiera realizzata nel 1660 in occasione della prima apparizione della Contrada in Piazza del Campo per le corse con i cavalli.
Da quel momento il Montone campeggerà ininterrottamente nelle bandiere.
Fino a buona parte del diciannovesimo secolo si tratta di un Montone «passante» (cioè non eretto), ma poi, stabilmente dalla seconda metà del secolo, si passa al Montone «rampante» dei giorni nostri.
La forma definitiva dello stemma si codifica il 9 febbraio 1889, allorché viene concessa anche alla nostra Contrada una «pezza d’onore» araldica dal sovrano Umberto I di Savoia, che appone la propria iniziale nel cantone sinistro azzurro dello stemma, sormontata dalla corona reale di Casa Savoia.