
BISTA
Il 2° volume del libro "Con la rivale in campo", pubblicato nel 2002 riportava questo racconto di Alberto Bruttini.
Nel 1884 venne indetto un Palio Straordinario ed il Capitano del Montone chiese a Giovanbattista Olmastroni (detto Bista) di rappresentarlo per l'estrazione delle dieci Contrade che avrebbero partecipato al Palio.
Bista era l'Economo e il tuttofare del Montone, ma soprattutto lavorava al Comune, ed era designato a chiudere ed imbossolare le ghiandine che contenevano i nomi delle Contrade.
La sera dell'estrazione preparò le ghiandine e, al cospetto dei Capitani, prese a chiuderle una per una.
Quando prese in mano il foglietto del Montone, lo chiuse nella ghiandina, ma la lasciò volutamente mezza aperta per poterla, al tasto, riconoscere.
Erano già state estratte nove Contrade e proprio il Montone era stato sorteggiato per estrarre la decima.
Bista cominciò a "grufolare" con la mano per cercare di rintracciare quella del Montone, ma al tasto gli sembravano tutte uguali.
Dopo un po' il Sindaco gli chiese: "Bista che fai ?" - "Cerco il Montone" gli rispose Bista, e con un sorriso che gli arrivava agli orecchi, consegnò al Sindaco una ghiandina che risultò poi essere proprio quella che conteneva il nome del Montone.
Il 17 agosto 1884 il Montone vinceva il suo 33° Palio.
Ma l'aneddoto non finisce qui.
Circa un secolo dopo, nel 1986, il Comune decise di organizzare un Palio straordinario e la Capitana del Montone chiese a Bruno Olmastroni, allora mangino, di rappresentarla per l'estrazione delle dieci Contrade che avrebbero partecipato al Palio.
La sera dell'estrazione già nove Contrade erano uscite dall'urna e Bruno trepidava nell'attesa della decima poiché il Montone era ancora dentro.
Chiuse gli occhi e con il pensiero si rivolse a Bista - suo nonno - e gli chiese di dargli una mano.
Quando riaprì gli occhi sentì il Sindaco pronunciare: "Valdimontone".
Il 13 settembre 1986 il Montone vinceva il suo indimenticabile 47° Palio.
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