
DIVENTO' NOBILE PER L'ACCOGLIENZA ALL'IMPERATORE
Tratto dal supplemento "Speciale Palio di Siena" de "La Nazione" del 15 agosto 2004
La nobile
Contrada dell’Aquila
nasce dalla fusione
delle tre compagnie
militari di Aldobrandino del Mancino,
Casato di Sopra e San Pietro in Castelvecchio, i
cui uomini sì presentarono sul finire del XV
secolo ai tornei ed alle
bufalate con lo stemma di un’aquila.
Si distinse particolarmente per l'accoglienza fatta all’imperatore
Carlo V: si sperava allora che l’imperatore
aiutasse i senesi a
mantenere la propria
indipendenza, per questo durante la sua visita a Siena il 24 aprile 1536 i contradaioli
dell’Aquila allestirono nel proprio rione
una grande aquila in
legno sostenuta da
una maestosa base su
cui era scritto il motto
«Praesidium Libertatis Nostrae».
Questo
le valse il titolo di nobile che le concessero
gli Asburgo.
Fu attiva nel 1500 organizzando giochi cittadini. A partire dal
1622 circa, per quasi
un secolo, si astenne
dal partecipare alle
corse, ai giochi e alle
manifestazioni pubbliche,
tanto che le contrade confinanti, Onda, Pantera, Selva e
Tartuca, rivendicarono diritti sul suo territorio.
Nel 1718, grazie
all’azione di un eminente aquilino, il conte Giovanni Antonio
Pecci, chiese che fosse ammessa alla corsa
del Palio con proteste
delle consorelle. L’anno successivo il 16
agosto 1719 vinse il
Palio il cui drappellone, attualmente
esposto nei locali della sede, risulta essere il più
antico oggi conservato.
La Contrada ha sede
nel palazzo Nastasi, recentemente restaurato,
che conserva tracce di un ampio ciclo
di affreschi sulla facciata su via del Casato
con adiacente il seicentesco oratorio della compagnia laicale
dei Tredicini, dal
1788 in uso dell’Aquila dove sono conservate pregiate tele
barocche ed arredi sacri.
Numerose famiglie nobili abitarono nel territorio, tra cui i
Marescotti, i Forteguerri, i
Piccolomini, i Biringucci.
Personaggi di rilievo
furono il già citato
Conte Giovanni Antonio Pecci, illustre storico ed erudito, Ascanio
Bulgarini, Silvio Griccioli.
Nel 1967 è stata iscritta nella Nobiltà di
Scozia; dal 1955 è gemellata con la città de
L’Aquila.
Il Circolo «il Rostro»
è una delle società di
contrada più giovani.
Anche se l’idea di società già prendeva piede nei primi anni Sessanta,
la Società si è ufficialmente costituita il 22
maggio 1969.

Carlo V d'Asburgo
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