
UNA PRETESA IMPOSSIBILE
Tratto da "L'Aculeo", aprile 2020
Il 17 agosto 1956, all'indomani della vittoria del Palio, il conte Guido Suardi di Bergamo scrisse una lettera al conte Guido Chigi Saracini, allora Priore Onorario dell'Istrice.
Nella missiva il Suardi racconta come il 16 agosto 1935 fosse in servizio di accompagnamento della "Augusta Reale Famiglia" e avesse assistito al Palio. Poi confessa di essere un appassionato di cavalli
e si felicita per il Palio di Siena e la vittoria dell'Istrice ed essendo Commissario del Giardino Zoologico di Roma, dietro le ali dell'entusiasmo e delle pressanti richieste
del suo amico barone Fabio Sergardi, volle donare alla contrada due istrici in carne ed ossa che dovevano essere tenuti come beneauguranti per le future vittorie dell'Istrice.
Poi aggiunge: "Parecchi anni dopo mi si disse che gli istrici vivevano bene, ma che non prolificavano. Spiegai che sarebbe stato difficile simile avvenimento, trattandosi di due maschi".
Infine invita il Priore Onorario a contattare il direttore del Giardino Zoologico di Roma per "ottenere una vera coppia di istrici". I due nuovi istrici furono così esposti alla Cena della Vittoria del 23 settembre, attirando
la curiosità e la meraviglia di tutti. Il conte Chigi, naturalmente, invitò a cena il conte Suardi.

| |