Quercegrossa (Ricordi e memorie)
CAPITOLO X - SCUOLA
Le sedi scolastiche
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Introduzione e Indice Scuola
L'edificio scolastico
La foto seguente mostra le diverse sedi scolastiche utilizzate fino al 1963, anno nel quale viene inaugurato il nuovo complesso scolastico davanti alla chiesa.
Il trasferimento dell’aula dalle Case Ticci al Palazzaccio Mori, dove la maestra Lucchesi già risiedeva, avvenne con l’anno scolastico 1920/21 già iniziato, esattamente il primo gennaio 1921, e senz’altro fu conseguenza dell’avviata divisione dei beni tra gli eredi Ticci. L'aula nel Palazzaccio era una bella stanza e la finestra dava sulla strada principale. Un ambiente sufficientemente grande, facente parte dell'appartamento abitato dalla famiglia del fattore Bucci; la moglie del fattore probabilmente gestiva le piccole necessità della scuola: la pulizia dell'aula, un riscaldamento fatto con un "focone", ossia un grande recipiente contenete cenere e carboni accesi, e poco più. Dalla stessa finestra si mostravano gli alunni con le orecchie d'asino. Nel complesso un arredamento modestissimo e insufficiente, tanto da costringere, nelle stagioni di maggior affluenza, gli alunni delle più vicine famiglie a portarsi la sedia ove sedersi.
Le già ricordate esigenze dei proprietari Mori causarono l'abbandono di questi locali per la nuova scuola comprendente anch'essa l'abitazione della maestra. La valida alternativa venne proposta e portata a termine dalla stessa famiglia Mori, la quale si fece onere della ristrutturazione di una capanna di loro proprietà posta a metà strada fra il paese e la chiesa di Quercegrossa, in territorio di Monteriggioni.
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Le sedi scolastiche in Quercegrossa dagli inizi al 1963:
1) L’aula sopra la bottega, nelle case Ticci;
2) La sede scolastica nel Palazzaccio, con abitazione della maestra al 2° piano;
3 La nuova scuola dall’anno scolastico 1928/29 al 1962/63.
Nell’ottobre del 1963 viene inaugurata la nuova sede di fronte alla chiesa.
L'edificio, uniformato ai criteri di bisogno per un'aula e per l'abitazione dell'insegnante e della sua eventuale famiglia, veniva inaugurato nell'anno scolastico 1928/29, e vi prese la sua residenza la signora Petreni Periccioli col marito Zeffiro. Il contratto fu registrato a Siena il 24 gennaio del 1930 e firmato da Mori Raffaello e Serafini Avv. Arturo nella sua qualità di Potestà del Comune di Castelnuovo, ma stipulato al detto Comune davanti al Segretario comunale Giuseppe Bersotti. Esso conteneva le basi dell'accordo e l'importo dell'affitto che, come precisa, aveva avuto inizio dal giorno 15 ottobre 1928. L'accordo per "Affitto del Locale per la scuola mista rurale della frazione di Quercegrossa" si articolava in quattro punti dove al primo troviamo che "il Sig. Mori Raffaello fu Luigi da e concede in affitto al Comune di Castelnuovo Berardenga, un fabbricato di due piani e vani, uno al pian terreno ed annessa latrina per servire quale aula scolastica, vani quattro abitabili, compresa la cucina, ed annessa latrina al primo piano per servire come abitazione alloggio dell'insegnante. Al fabbricato sono annessi un pozzo e un giardinetto". Al punto tre: "Il canone di affitto resta fissato nella somma di lire milleseicento (L. 1600) annue, e verrà pagato in rate semestrali posticipate scadenti il 30 Giugno e 31 Dicembre di ogni anno". Naturalmente, come già avveniva, le spese di affitto della scuola, di legna per il riscaldamento, di una bidella ecc., gravavano sui bilanci di entrambi i Comuni interessati. Da quel giorno la scuola rurale di Quercegrossa assunse una più decorosa presenza nell'ambito del paese.
La vecchia scuola attiva dal 1928 al 1963. L'ingresso all’aula era preceduto da un marciapiede che separava l'edificio dalla strada principale ancora sterrata.
Una rampa di scale esterne conduceva al 1° piano e a sinistra scendendo, ad un piccolo orto munito di pozzo e delimitato da un alto muro che sarà abbattuto nel dopoguerra. Il marciapiede con i due muri che delimitavano la proprietà Mori saranno demoliti nel 1955 per dare spazio alla nuova strada asfaltata. Nel 1947 l'abitazione della maestra viene trasformata in aula e così la struttura sarà a totale disposizione dell'insegnamento fino al 1963. Con questa variazione anche l'accesso all'aula del piano terra venne modificato. La vecchia porta diventerà finestra e il nuovo ingresso aperto nel lato ovest che guardava sui campi. In basso si vedono le due finestrelle che davano luce al gabinetto e a un piccolo magazzino della legna accatastata dove venivano tenute anche due o tre galline che i ragazzi portavano alle maestre.
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Fara Periccioli e il nipote Mario nel 1939, mentre scendono le scale dell'abitazione. Si nota, a destra, l'ingresso all'appartamento e alle loro spalle, come staccato dalla costruzione, il gabinetto, al quale si accedeva dall'interno. Il pozzo, col piccolo Mario Periccioli, venne costruito per il rifornimento d'acqua all'appartamento e alla scuola.
L'edificio, noto a tutti come "La Scuola", svolse onestamente la sua funzione per ben trentacinque anni. Passò indenne la guerra e si affacciò integro agli anni Sessanta. L'ultime lezioni vi si tennero nel giugno 1963, quando ormai i suoi limiti erano diventati evidenti: le due aule si rivelarono insufficienti ad una popolazione in crescita e per i nuovi orientamenti didattici, ai quali si sommavano l’arretratezza dei servizi igienici e di riscaldamento. La vecchia stufa di terracotta, avendo sempre prodotto più fumo che calore, non aveva mai scaldato nessuno. Tutte queste carenze, unite alle giuste esigenze del corpo insegnante, spinsero ancora una volta gli Enti locali a ricercare nuove vie e ricorsero nuovamente alla famiglia Mori.
Individuato il terreno, sempre nel territorio di Monteriggioni, furono avviate le trattative di acquisto nel novembre 1959. La richiesta di cessione da parte del Comune, trovò la disponibilità del F.lli Mori, ma una notevole distanza sul prezzo, 400 lire al mq offerte contro le 1.200 richieste, causò un ritardo alla pratica. Il minacciato esproprio non fu attuato e le parti si accordarono sul prezzo di Lire 800 al mq. Il 22 marzo 1962 il contratto veniva finalmente firmato presso il notaio Campanini di Siena. Siglò per il Comune il Sindaco Canocchi Corradino. La spesa complessiva per l'acquisto di 1340 mq. di terreno, situato di fronte alla Chiesa e adiacente alla strada statale, fu di Lire 1.072.000. La prima lezione vi si tenne il 1° ottobre 1963.
Lo stabile servirà la comunità per circa trentasette anni, subendo nel tempo alcune funzionali variazioni e, divenuto anch'esso insufficiente, verrà ampliato con una struttura mobile aggiunta al suo fianco Est. Nuovi programmi comunali per l'edificazione di strutture scolastiche porteranno all'abbandono di questo stabile verso l'anno 2000. La nuova scuola di Quercegrossa sorgerà per la prima volta nel territorio di Castelnuovo Berardenga, ma questa è un'altra storia.
Le quattro aule, i servizi e la stanza per le insegnanti, uniti a una posizione facilmente accessibile anche alle auto, rappresenteranno, nel 1963, per Quercegrossa, un grande salto di qualità per quanto concerne questo servizio pubblico.
Trentasette anni di insegnamento nelle sue aule. Numerose le maestre e maestri che, compresa la signora Grassi, si sono avvicendati nelle sue cattedre. Di molte non si ricorda il nome a causa della loro breve permanenza come la Sargentini; altre hanno segnato un'epoca: dalla severa e temuta Ticci, alla buona signorina Fineschi passando per la berciona Aglietti, che si sentivi dalla piazza. Poi Rossella Spano per finire alla Peperoni. E Maria Pia, Laura ecc.
Tutte hanno lasciato una parte dei loro affetti nella scuola di Quercegrossa e un caro ricordo nei cuori dei loro alunni.
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