Quercegrossa (Ricordi e memorie)

CAPITOLO XI - COSE D'ALTRI TEMPI
(Appendice fotografica)

Torna all'Indice Cose d'altri tempi

Vai all'Indice dei Capitoli



Appendice fotografica (Foto 1) (Foto 2) (Foto 3) (Foto 4) (Foto 5) (Foto 6)



Varie

Lavori di ristrutturazione allo Stanzone per preparare i nuovi ambienti abitativi, in sostituzione di quelli da lavoro

“Marcia della Fede” organizzata da Pax Christi e don Luigi Mori. Per alcuni anni si assistette al passaggio silenzioso di centinaia di studenti universitari.

Preparativi per la festa a Petroio. I due anziani in primo piano sono Anastasio Auzzi e la moglie Giulia.

Veduta di casa Bonucci dopo l’uscita della messa. Si riconoscono Dedo, Armando Losi e Annunziata Mori. Le saracinesche sono dei magazzini del mulino Bonucci.

Come si presentava l’ingresso al poggio dalla strada statale, visto dalla chiesa.

In processione a Quercegrossa per il Corpus Domini del 1961/62. Si riconoscono, da destra, un Ferrieri, Dino Mori, Giovanni Bandini (il quarto) poi lo Starnini Agostino.

La “banda” di Castellina in Chianti suona le ultime note in una festa parrocchiale. Poi un rinfresco offerto dal parroco. Queste filarmoniche erano numerose sul territorio. Quella di Fonterutoli raggiunse i 40 componenti, e si propose come una delle migliori del circondario, ingaggiata per feste religiose e civili.

Gli uomini di Quercegrossa intorno all’arcivescovo. Da destra: Otello Mencherini, Cosimo Ruberto, Armando Losi, Saverio D’Orio, Bruno Sestini, mons. Mario Castellano, Sandri Masiero, Giuseppe Giachini, Osvaldo Bencini, Sandro Auzzi, Alvaro Dragoni col figlio Massimo, Gino Mannini.

Il fattore Vannini è venuto a prendere l’arcivescovo Toccabelli per condurlo a Passeggeri.
Siamo nel 1940/41. Adelmo Finetti è il giovane a sinistra.


Carlo Finetti di Macialla

Rossi Maria: la gioia dei vent'anni

L'eleganza di Ada Vannini



Rosanna Nencioni in costume tradizionale confezionato in occasione dell’elezione della “Reginetta dell’Uva” organizzatò dalla “Società” nel 1952. Il costume di Rosanna era stato realizzato con il contributo di molte donne: in casa Nencioni avevano cucito la gonna e il bolerino verde; Sestilia Carli aveva dato il suo cappello da sposa; la collana una Petreni di Vagliagli, la camicia era stata cucita da Annita Rossi; Teresa Nenci diede le piume che poi rinvigoriva perchè apparissero belle con un fornello ed esalazioni di manciate di sale. Il vestito fu fatto secondo l'antica tradizione delle contadine e non ebbe rivali. Infatti, il concorso venne annullato per manifesta superiorità di Rosanna e si ridusse al solo ballo di gala; le altre si erano presentate semplicemente con un cappello a tese larghe e una veste lunga. Ci furono polemiche.




Inizio pagina

Indice Cose d'altri tempi

Vai all'Indice dei Capitoli