Tra mille polemiche scatenate dagli animalisti, per il drammatico Palio di luglio, si tiene la tratta.
La sorte sorride all'Aquila con Pytheos e Il Pesse che cerca il suo terzo successo consecutivo, impresa riuscita l'ultima volta a Bellino fra il 1899 e il 1900. Figaro, ormai in declino, tocca alla Selva che si affida a Massimino dopo aver provato Pistillo che passa alla Chiocciola.
Anche l'Onda è tra le favorite con il grigio Zucchero e Bonito da Silva, il promettente Oriolu alimenta le speranze di cappotto del Leocorno che si affida all'esperto Bastiano.
Nelle prove il movimento dei fantini è nullo, salta anche un possibile e annunciato scambio fra Drago e Civetta.
Dopo due mosse invalidate c'è qualche minuto di attesa per un piccolo infortunio a Bucefalo. Il terzo allineamento è decisivo, Bastiano entra dando il via ad una Carriera altamente spettacolare.
Partono al comando Tartuca, Onda e Lupa, ma dall'esterno rinvengono fortissime Civetta e Leocorno, Trecciolino passa primo nerbando furiosamente Bastiano. Intanto l'Aquila, partita male, ostacolata dalla Giraffa, è già fuori dalla lotta per vincere.
Al primo San Martino cadono Leocorno, Onda e Lupa, dietro la Civetta resta solo la Tartuca e si accende subito un altro scambio di nerbate.
Al secondo San Martino, Usiglia gira larga, il Bufera prende la testa ma cade al Casato lasciando Etrusco scosso.
Dalle posizioni di rincalzo rinviene il Drago che dall'esterno passa in testa all'inizio del terzo giro, mentre nelle retrovie le cadute si sprecano.
Mistero e l'esordiente Vittorio hanno il Palio in tasca, ma all'ultimo San Martino il fantino cade, a cavallo restano solo Massimino e Trecciolino, che dopo aver dato tutto è stato riassorbito nel gruppo degli scossi.
Il cavallo del Drago prosegue la sua corsa, poco più dietro lo scosso della Tartuca è costretto ad arrendersi, per la Contrada di Camporegio l'ultima vittoria di un secolo ricco di soddisfazioni.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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