I pezzi da novanta Mirabella ed Orbello vanno rispettivamente a Giraffa ed Onda che si affidano ai giovani Frasca e Valente.
Le prove sono all'insegna della tranquillità solo la Selva ed il Bruco cambiano monta, in Vallepiatta Canapetta sostituisce Baino che soffia il posto al Morino in Via del Comune.
Per l'ottava ed ultima volta sale sul verrocchio Sabatino Vanni. La mossa ha tempi lunghi e c'è un fitto colloquio fra Aceto e Rondone. Quando il fantino dell'Oca si decide ad entrare molte contrade si fanno cogliere impreparate. Il Drago batte nel canape e Bazza quasi cade, l'Onda parte male, Selva ed Istrice sono nettamente in ritardo, Aceto di rincorsa prende subito la testa.
A San Martino dietro l'Oca ci sono il Bruco e la Tartuca, a caccia del cappotto, nelle ultime posizioni cade l'Istrice. Sembra profilarsi una carriera dominata dall'Oca con la sorprendente Sindia che in breve fa il vuoto. Dietro solo la Tartuca regge il ritmo dell'Oca, ma Canapino gira largo al secondo San Martino e perde terreno.
Nelle retrovie si fa luce l'Onda, Valente spinge al meglio Orbello e recupera posizioni su posizioni. All'inizio del terzo giro l'Onda è seconda, con Valente pronto a sfruttare il colpo di scena che arriva all'ultimo San Martino.
Aceto, con un enorme vantaggio, batte nel colonnino perdendo un Palio già vinto. L'Onda si ritrova prima, dietro Valente ed Orbello cadono il Bruco ed il Montone, al Casato tocca la stessa sorte alla Giraffa con Frasca che si era portato in seconda posizione.
Per la Contrada di Malborghetto la seconda vittoria nel giro di tre anni ed il ritorno al successo nel Palio dell'Assunta dopo centodue anni.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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