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Folco e Ruello fanno ben sperare nella vittoria Nicchio e Pantera. Nei Pispini approda Amaranto, in Stalloreggi, Meloncino sostituisce lo Sgonfio alla terza prova. Tripolino passa dalla Lupa al Drago che nutre grandi ambizioni di successo con l'esperto Aquilino e un discreto capitale da spendere.
Nella Chiocciola il Biondo soffia il posto a Morino, Donatino passa dal Montone alla Lupa. Nella Torre, alla terza prova, c'è Pietrino, protagonista discusso del Palio di luglio per i colori dell'Oca, ma alla fine ritorna Smania. Nel Montone corre il debuttante Bubbolino su Melisenda, per la quarta volta nella stalla dei Servi.
Dalla mossa parte prima il Drago, seguono Montone, Aquila e Nicchio. La Chiocciola, partita di rincorsa, si affianca alla Pantera e l'ostacola duramente. I soldi elargiti alla mossa da Tripolino hanno il loro effetto, il Drago in breve tempo fa il vuoto.
Nel frattempo Ganascia, nell'Aquila su Gobba, affronta Meloncino, con il quale ha dei rancori personali.
L'ostacolo è durissimo, Meloncino cade rovinosamente, la Pantera perde ogni possibilità di vittoria, l'episodio è l'embrione dell'attuale rivalità fra le due contrade.
Tutto facile per il Drago, il Nicchio è troppo staccato per insidiare Tripolino ed Aquilino che portano la gioia in Camporegio dopo quindici anni.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
Il 14 agosto 1936 il cronista de La Nazione annotava i tempi di galoppo dei cavalli che il giorno precedente avevano vinto le rispettive batterie:
1ª BATTERIA: Aquilino 1.28"; 2ª BATTERIA: Beppina 1.29" (che comunque venne scartata); 3ª BATTERIA: Melisenda 1.28"; 4ª BATTERIA: Ruello 1.28"
La Nazione, 18 agosto 1936
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