Nel Bruco si riforma la coppia vincitrice del luglio precedente, Cispa-Fanfara, nella Chiocciola quella dell’agosto 1921, Picino-Crognolo, la Civetta chiude subito con Bubbolo.
All’ultimo momento saltano le monte di Tartuca, Nicchio e Lupa.
In Castelvecchio, Testina, cade alla prima prova e si rompe una gamba, viene sostituito da Carlo Magnelli, ma arriva al Palio con la gamba ingessata col solo intento di ostacolare la Chiocciola.
Nei Pispini, per la Provaccia ed il Palio, c’è Zaraballe in sostituzione dell’infortunato Ugo Benedetti detto “Il Rosso” che in precedenza aveva soffiato il posto a Fulmine.
In Vallerozzi, Pirulino, smontato dalla Giraffa, viene preferito a Pioviscola che aveva sostituito il Moro.
Dalla mossa esce primo il Nicchio, seguono Bruco e Chiocciola, ostacolata da Testina che al primo San Martino si ferma.
Zaraballe si mantiene in testa fino alla caduta al primo Casato, la Chiocciola passa al comando tallonata dal Bruco.
Picino e Cispa si contendono il Palio, i due migliori fantini, sui due barberi più forti, danno vita ad un duello entusiasmante.
La Chiocciola sembra poter avere la meglio, ma al terzo giro, nella pianata davanti il Comune, Cispa porta in testa la potente Fanfara.
Il Bruco vince il Palio, nel tripudio Cispa viene schiaffeggiato da qualche brucaiolo poco soddisfatto della sua prestazione, nonostante la vittoria !
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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