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16 agosto 1912
LUPA



CAPPOTTO REALIZZATO DA NAPPA

L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

S. di B.Fineschi LUPA Nappa
G. di C.Donatelli ISTRICE Bubbolo
B. di S.Forni OCA Picino
B. di G.Pianigiani VALDIMONTONE Moro III
B. di U.Betti GIRAFFA Rancani
G. di A.Papi CHIOCCIOLA Testina
B. di L.Franci TARTUCA Zaraballe
Stornino ONDA Rossi Guido
B. di L.Brandani LEOCORNO Sciò
B. di U.Benedetti CIVETTA Rosso

MOSSIERE: Pasquale Meucci

CAPITANO: Pasquale Franci
PRIORE: Alfredo Rubini

La contrada non vinceva dal 4 luglio 1909
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1912
Ultimo Palio vinto da Nappa




Palio incertissimo sin dalla vigilia per la presenza di ben otto barberi debuttanti. Pochissimo movimento nelle prove, nella Chiocciola Testina sostituisce Rombois, nel Leocorno Sciò scalza Fulmine che perde il posto anche nella Tartuca a favore di Zaraballe. Fra i canapi il nervosismo è notevole, soprattutto i cavalli della Lupa e della Giraffa danno problemi. Nella confusione generale cadono al canape Onda ed Istrice. Dopo un'altra mossa annullata da quella valida scattano in testa Oca, Chiocciola e Giraffa. Ma già al primo San Martino la Lupa, partita male, prende la testa con un'azione molto potente del proprio cavallo, un sauro di proprietà del fantino Benvenuto Fineschi. Dietro inizia un furibondo duello a nerbate fra Chiocciola e Giraffa che lottano per raggiungere la Lupa. Oca, Montone ed Onda, con Guido Rossi sullo Stornino, guidano il secondo gruppo. Il barbero della Lupa è nettamente superiori agli altri, il vantaggio aumenta. Testina e Rancani, al rientro da una pesantissima squalifica, si massacrano di nerbate e perdono terreno. Nappa alza il suo sesto ed ultimo nerbo, conquistando anche il cappotto personale.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)






















I PALCAIOLI