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9 settembre 1900
NICCHIO

IN SOSTITUZIONE DI QUELLO DI AGOSTO

CAPPOTTO REALIZZATO DA BELLINO

L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente

M. di P.Neri PANTERA Pippìo
B. di A.Fregoli LEOCORNO Scansino II
B. di A.Fanetti NICCHIO Bellino II
B. di A.Berni CIVETTA Sciò
Sultana TORRE Chiccone
M. di G.Vigni DRAGO Ugo d'Empoli
B. di P.Stagi OCA Bozzetto
G. di G.Boscagli LUPA Pallino *
B. di V.Battistini TARTUCA Gobbo *
M. di U.Fregoli AQUILA Ansanello

MOSSIERE: Leonildo Fabbrini






CAPITANO: Antonio Palmieri Nuti
PRIORE: Bernardo Tolomei

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1878
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1900




Il Palio d'agosto viene posticipato al nove settembre, in seguito all'attentato subito da Re Umberto I il ventinove luglio a Monza. La tratta si tiene il sei settembre: i migliori cavalli toccano a Oca, Nicchio, Pantera, Drago e Torre che si ritrova nella stalla la veloce Sultana, vincitrice del Palio precedente. La terza prova è molto movimentata, per la gran confusione il mossiere abbassa due volte il canape ed il fantino della Torre si ritira per protesta dopo il secondo allineamento. Pochi i movimenti di fantini: Scansino sostituisce Tabarre nel Leocorno; Bellino toglie il posto a Massimino nel Nicchio. La pioggia rovina lo svolgimento del Corteo Storico, il carroccio non compie neanche il giro di Piazza ed il cencio viene trasportato verso il Palco dei Giudici da un messo comunale. La carriera è molto combattuta sin dalla mossa che vede uscire primo il Leocorno tallonato dalla Torre, seguono Pantera e Nicchio, la favorita Oca resta attardata. Il fantino del Leocorno tiene dietro a nerbate quello della Torre che però riesce a girare primo a San Martino. Dopo pochi metri si concretizza la rimonta dell'Oca che passa al comando dall'esterno. Al Casato, però, Bozzetto viene raggiunto da Chiccone, l'ostacolo è durissimo e reciproco. L'Oca cade, nel tentativo di stringere la rivale verso i palchi, mentre la Torre è costretta quasi a fermarsi. Ne approfittano le immediate inseguitrici: Leocorno, Pantera e Nicchio che restano a contendersi la vittoria.

   Per un attimo Momo prende il comando, ma la superiorità del cavallo del Nicchio consente a Bellino di portare il cencio nei Pispini, dietro il Leocorno e soprattutto la Pantera ostacolano il ritorno della Torre. Per i nicchiaioli esplode la festa attesa dall'agosto 1878. Per il fantino Bellino, di Monteroni d'Arbia, è il cappotto personale, terza vittoria consecutiva, quarta e ultima di una carriera tanto breve quanto fulminante. Polemica accesa per il comportamento della Pantera, sospettata di aver favorito il Nicchio, il Priore panterino, Alfredo Morichelli, respinge sdegnosamente le accuse. Un'ultima curiosità in merito a questa carriera riguarda il capitano della Pantera, Carlo Merlini, coautore del drappellone insieme a Pietro Loli Piccolomini.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)