I migliori cavalli erano quelli toccati in sorte all'Istrice e Tartuca; discreti al Nicchio, Bruco e Aquila; erano cattivi gli altri cinque.
Le prove furono vinte tutte dalla Tartuca, meno la Prova Generale che fu vinta dall'Istrice.
Quando furono entrati fra i canapi sei o sette cavalli, ed il mossiere Sig. Tito Sarrocchi trovavasi innanzi ai canapi per costringere i fantini a tenere il proprio posto, avendo alcuni fantini fatto prendere lo slancio ai loro cavalli, fu dalle guardie onde evitare cadute, fatto scattare il canape ed i cavalli partirono portandosi dietro il mossiere che fatti alcuni metri cadde a terra.
In testa ai partiti era la Tartuca seguita dall'Istrice il cui fantino a S.Martino cadde facendosi male a una gamba, onde fu portato da alcuni della Contrada a braccio nell'entrone per prendere parte nuovamente alla corsa, essendo subito stato dato il segnale di cattiva mossa.
Il mossiere nella caduta non si fece alcun male.
Data nuovamente la mossa, partì con qualche vantaggio l'Istrice, il quale fu primo per tutta la corsa riuscendo così vincitore senza alcun contrasto; 2ª fu la Tartuca, 3° Nicchio, 4ª Aquila, 5° Bruco, 6ª Selva, 7ª Civetta, 8° Drago, 9ª Pantera, 10° Unicorno.
(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)
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