L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
La contrada non vinceva dal 2 luglio 1795
Il fantino non vinceva dal 14 maggio 1809
Vinse il Leocorno con il cavallo baio scuro chiamato Rondinello proprietà di Giuseppe Manetti, correndoci il fantino Biggeri. La corsa non riuscì molto contrastata
perché il Leocorno avendo poco dopo la mossa passato il Bruco che era partito primo, si mantenne sempre tale per tutta la corsa a gran distanza dagli altri.
A vincita di palio 2ª arrivò la Lupa, 3ª la Tartuca.
L'Oca con un buon cavallo su cui correva il fantino soprannominato Piaccina (d'Empoli) non potè figurare affatto perché tenuta per 3 giri dalla Torre.
Fu per la 1ª volta in questa corsa, sembra per disposizione del Maire Giuseppe Brancadori, che l'uomo a cavallo portante il palio scortato dai trombettieri
parimente a cavallo, non fece il consueto giro della Piazza, ma giunto al palco dei giudici consegnò senz'altro il palio ai medesimi per farlo collocare nel luogo consueto.
I migliori cavalli toccarono all'Oca e al Leocorno. Nell'Oca correva Piaccina, nel Leocorno Biggeri; essendo stata l'Oca chiappata e tenuta per 3 giri dalla Torre, il
palio fu comodamente vinto dal Leocorno. Sorsero vivaci discussioni sul valore dei due cavalli, e corsero anche scommesse in denaro.
L'Oca chiese alla Comunità una 2ª corsa di prova per giudicare la superiorità dei due cavalli che fu concessa a condizione che non si infirmasse la legittimità
della vittoria del Leocorno.
La gara fra i due cavalli montati dagli stessi fantini ebbe luogo il 5 luglio e finì in modo disastroso per Biggeri, che ben presto sorpassato da Piaccina fu
talmente fischiato dalla folla che prima della fine dei tre giri scappò per la via del Casato.
In Fontebranda si fecero grandi feste con luminarie ed allegorie che durarono per qualche giorno; il palio rimase naturalmente al Leocorno.
(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)