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16 agosto 1713
ONDA e TARTUCA
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Vittoria assegnata a due contrade per divergenze sul punto esatto del traguardo
CAPPOTTO REALIZZATO DA RUGLIA
Ricorsa di agosto indetta dalla Chiocciola
L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; L=leardo; M=morello; R=roano; S=sauro)
B. della Posta di Siena |
SELVA |
n.r. |
M. della Posta di Siena |
NICCHIO |
n.r. |
Montalcino |
TARTUCA |
Ruglia |
R. della Posta di Siena |
OCA |
n.r. |
Barberino |
ONDA |
Cappellaro |
B. della Posta di Castiglioncello |
CIVETTA |
n.r. |
M. della Posta di Monteroni |
LUPA |
n.r. |
Bicchiari |
BRUCO |
n.r. |
L. della Posta di Siena |
LEOCORNO |
n.r. |
M. della Posta di Monteroni |
ISTRICE |
n.r. |
Bellandare |
PANTERA |
n.r. |
L. della Posta di Siena |
TORRE |
n.r. |
B. della Posta di Siena |
GIRAFFA |
n.r. |
B. della Posta di Buonconvento |
VALDIMONTONE |
n.r. |
GIUDICI DELLA MOSSA: Francesco Buoninsegni e Giulio Gori Pannilini
CAPITANI VITTORIOSI: Angiolo Pallini (Onda) e Francesco Maria Pirri (Tartuca)
La contrada dell'Onda non vinceva dal 2 luglio 1709
La contrada della Tartuca non vinceva dal 2 luglio 1700
Ruglia non vinceva dal 2 luglio 1713
Cappellaro non vinceva dal 16 agosto 1707
Il 16 Agosto 1713 la Contrada della Chiocc[i]ola, per la vitoria riceuta il due Luglio,
fece correre in Piazza quaranta tolleri, e per mostra fu messo un bacile d'argento, e detti denari erano in deposito in Bic[h]erna.
E chi vinceva il Palio doveva portare il detto bacile in Bicherna, e ricevere i quaranta tolleri; sì che il detto giorno 16 Agosto si corse detto Palio
e a l'ultimo giro ne fu primo l'Onda et era avanti al secondo circha a vinti braccia;
il Cappellaro. fantino de l'Onda, fermò il cavallo in quatro piedi quasi passato il palcho de'
signori Giudici, e un tempo voltò il cavallo indietro; vi fu un poco di susurio, ma però fu dato il palio a l'Onda.
Doppo successo il detto acidente, passò il secondo cavallo che fu la Tartuca; la mattina
doppo fu arestato i quaranta tolleri, e fu citata la nostra Contrada, e non li fu dato luogo
alla risposta, sì che fu travagliata molto la nostra Contrada per impegni, e doppo molti giorni fu rimesso detto acidente ne l'Illustrissimo Signore Auditore Fiscale
aciò non sucedesse del male tra dette Contrade.
Fu sententiato darssi vinti tolleri per ciasc[h]eduna Contrada e mezzo il taffetà per uno, il drappello e mazza si donasse a una
chiesa di mezzo e su Santo Giuseppe.
E fu portato da' Deputati di dette Contrade con regalo di libre sei di cera biancha per Contrada, la sera fu fatto molte feste da Tartuchini
e nella mezzanotte fornirono la festa con sangue del suo Arfiere, che fu amazato da un medesimo tartuchino in faccia a Santo Antonio sua chiesa.1
E per autenticare il detto caso de l'arfiere, dico che si chiamava Desiderio Gianelli fabro, e stava nella via de'Maestri, cura
della Rosa, a dove fu esposto il suo cadavere; l'ucisore fu Domenico Provedini c[hi]erico e stava nelle Murella poco lontano a Santo Antonio.
Queste furono le feste che fecero i Tartuc[h]ini.²
(Da "Memorie della Compagnia di San Salvatore Contrada dell'Onda [Siena 1524-1764]", trascrizione del più antico manoscritto conservato nell'Archivio dell'Onda, pag.56)
1 Come riporta il libro ddefunti di S.Mustiola della Rosa, il fatto avvenne il giorno 11 settembre 1713.
² Testo scritto su una striscia di carta incollata e nella quale è pure appuntato: "Scrisse detta memoria Andrea Andreini"
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